Dhana ed
EkaBank Poco tempo fa, ad un alto
dirigente bancario che mi chiedeva in che cosa Dhana sia diversa da tutte le
altre monete ed a che cosa serve EkaBank, ho risposto come segue. Supponiamo che una persona lavori
otto ore al giorno per produrre sedici unità di un certo bene del quale tutti
hanno bisogno. Quanto vale quel bene? Produrre sedici unità di
quel bene in otto ore di lavoro significa produrre due unità in un’ora,
quindi quel bene vale mezzora di lavoro. Poiché una Dhana
rappresenta un’ora di lavoro cosiddetto «normale» (cioè, con una produttività
quali-quantitativa media), ogni unità di quel bene vale mezza Dhana, cioè
cinquecento Kana-Dhana (Dhana si divide in mille Kana-Dhana). Supponiamo che la persona
usi la metà dei beni che produce per il suo consumo personale ed abbia
bisogno di altri beni che può acquistare dando in cambio l’altra metà. Quanto valgono i beni che
acquista? Poiché li scambia con beni
che egli ha prodotto in quattro ore, i beni che acquista dovrebbero valere
quattro ore di lavoro «normale», cioè quattro Dhana. Se per sua ignoranza, in
cambio dei suoi beni del valore di quattro ore di lavoro, quella persona
riceve beni che valgono tre ore di lavoro, subisce il cosiddetto sfruttamento
del lavoro altrui per un’ora di lavoro. Se riceve beni del valore
di cinque ore, egli sfrutta un’ora di lavoro altrui. Se acquista beni per un
valore di dieci ore di lavoro, li paga con i suoi beni del valore di quattro
ore di lavoro e rilascia una cambiale del valore di sei ore di lavoro, si
indebita per sei ore di lavoro. Se i beni che acquista
servono a produrre altri beni, probabilmente egli riuscirà a pagare la
cambiale. Se, invece, i beni che
acquista servono soltanto al suo consumo personale, egli non riuscirà mai a
pagare la cambiale ed il suo debito continuerà ad aumentare per effetto degli
interessi che dovrà riconoscere al suo creditore. Per questi motivi (compreso
quello di far prendere coscienza della realtà), Dhana rappresenta un’ora di
lavoro, è assegnata gratuitamente in parti uguali (cento Dhana a ciascuno) ad
ogni persona con almeno sedici anni ed ha un limite massimo di emissione. Per gli stessi motivi,
EkaBank è prestata sulla fiducia, senza garanzie, senza interessi, senza
spese e deve servire soprattutto per finanziare la produzione di beni e
servizi necessari a soddisfare bisogni vitali, senza eccessi. È lapalissiano. Mercoledì, 19 gugno 2019. Rodolfo Marusi Guareschi |
Dhana and EkaBank A short time ago, to a senior bank manager who asked me what Dhana is different from all the other currencies and what
is EkaBank used for, I replied as follows. Suppose a person works eight hours a day to produce sixteen units of a
certain good that everyone needs. How much is that good? Producing sixteen units of that good in eight hours of work means
producing two units in an hour, so that good is worth half an hour of work. Since one Dhana represents a so-called "normal" hour of work
(that is, with an average quali-quantitative
productivity), each unit of that good is worth half Dhana, or five hundred
Kana-Dhana (Dhana is divided into one thousand Kana-Dhana). Suppose the person uses half of the goods he produces for his personal
consumption and needs other goods he can buy by
giving the other half in exchange. How much are the assets he buys? Since he exchanges them for goods that he produced in four hours, the
goods he buys should be worth four hours of "normal" work, that is four Dhana. If by his ignorance, in exchange for his assets worth four hours of
work, that person receives goods that are worth three hours of work, he
suffers the so-called exploitation of the work of others for an hour of work. If he receives goods worth five hours, he uses an hour's work of
others. If he buys goods for a value of ten hours of work, he pays them with
his goods worth four hours of work and issues a bill of exchange worth six
hours of work, debts him for six hours of work. If the goods he buys are used to produce
other goods, he will probably be able to pay the bill. If, on the other hand, the goods he buys only serve his personal
consumption, he will never be able to pay the bill and his debt will continue
to increase due to the interest he will have to pay to his creditor. For these reasons (including to make people aware of reality), Dhana
represents an hour of work, it is assigned for free in equal parts (one
hundred Dhana to each) to every person with at least sixteen years and has a
maximum limit of issue. For the same reasons, EkaBank is lent on
trust, without guarantees, without interest, without expenses and must serve
above all to finance the production of goods and services necessary to
satisfy vital needs, without excesses. It is self-evident. Rodolfo Marusi Guareschi |