Oggi, 1 febbraio 2005, sul sito Internet www.consob.it, sotto il titolo «A tutela dei risparmiatori», è apparso il seguente testo «Con provvedimenti n. 14422 del 13 febbraio 2004 e n. 15551 dell'11 maggio 2004 la Consob ha dapprima sospeso e poi vietato l'attività di sollecitazione abusiva posta in essere dalla Avatar spa e avente ad oggetto la moneta "Dhana". Nel corso del 2004 la Consob, nell'ambito dell'attività di vigilanza su internet, ha più volte rilevato la prosecuzione dell'offerta tramite nuovi siti ed ha pertanto disposto la messa in sospensione dei relativi indirizzi web. Nel mese di gennaio 2005 la Consob ha individuato ulteriori 163 indirizzi web relativi alla predetta sollecitazione abusiva. Anche di questi indirizzi è stato disposto l'oscuramento.»
Sulla delibera Consob n. 14422[1] si legge «E' sospesa in via cautelare, per il periodo di novanta giorni la sollecitazione all'investimento avente ad oggetto la moneta "Dhana", effettuata dalla Avatar S.p.A.»
La delibera Consob n. 15551 non esiste ancora. Esiste invece la delibera Consob n. 14551[2], sulla quale si legge «E' vietata la sollecitazione all'investimento avente ad oggetto la "dhana", posta in essere dalla Avatar S.p.A. e da qualunque altro soggetto.»
La scrivente ha documentato a Consob che:
Avatar S.p.A. non ha emesso Dhana e non ne ha mai promosso la diffusione;
Avatar S.p.A. non ha mai garantito la moneta Dhana ma le azioni di Avatar S.p.A. sono state poste a pegno in garanzia della emissione dei primi sei miliardi di Dhana il 14/6/2001;
dal 18/2/2004, l’assegnazione di Dhana in Italia è totalmente gratuita;
l’8/9/2004 le azioni poste a pegno per la prima emissione di Dhana sono state sostituite con altri titoli e da tale data Avatar S.p.A. non ha più alcun tipo di rapporto con Dhana;
in ogni caso, Dhana è una moneta, la moneta è un mezzo di pagamento e l’art. 1, comma 4[3] del D.Lgs. 58/98 stabilisce che «I mezzi di pagamento non sono strumenti finanziari.»
Non esiste pertanto alcuna sollecitazione abusiva e tanto meno si può addebitare alcunché ad Avatar S.p.A.
I 163 indirizzi web citati nel testo di Consob non riguardano la moneta Dhana ma altre iniziative visibili su www.unigov.org.
Con l’ultima iniziativa, inviando una lettera che ha provocato un certo allarme, la sospensione dei servizi di alcuni web server italiani ed esteri e di un provider Internet, Consob ha superato ogni limite di abuso di potere. Ha sfruttato delibere fondate su presupposti inesistenti per provocare un danno grave a diversi soggetti italiani ed esteri che nulla hanno a che fare né con la scrivente né con Dhana.
Di ciò Consob dovrà rispondere a tempo debito.
Stranamente, Consob ha preso queste iniziative dopo che la scrivente si è messa disposizione per finanziare l’acquisto dei titoli argentini, di Cirio e di Parmalat e mentre è fissata l’elezione dell’Assemblea Internazionale della Repubblica della Terra fra il 13 ed il 19 febbraio 2005. Cui prodest?