Domande su Holos Global System
Dopo
due anni dalla presentazione del programma Holos Global System, pubblichiamo le
domande più interessanti, pervenute da interlocutori pubblici e privati, con i
relativi chiarimenti.
1) Tejas (Energia) – Sviluppo della produzione e dell’utilizzo dell’energia.
Ø
Come si può
sviluppare la produzione di energia senza peggiorare la situazione ambientale?
L’aumento dell’inquinamento non è
proporzionale a quello della quantità di energia ma dipende dalle fonti di
energia utilizzate. Oggi siamo in grado di sostenere il costo per produrre
tutta l’energia di cui abbiamo bisogno utilizzando fonti non inquinanti. Non è
questione di quantità o di difficoltà oggettiva ma di scelta. Usare l’aria, il sole,
le maree significa limitare od escludere il petrolio. Naturalmente, chi produce
e distribuisce petrolio avversa scelte che non prevedono l’uso del petrolio.
Ø
L’aumento della
produzione di energia richiederà molto tempo.
Nell’attuale
situazione economica mondiale, basterebbe che 5/6.000 imprese si dedicassero
alla produzione di apparati per la produzione di energia pulita per ottenere i
primi risultati in un anno ed un completo risultato in tre anni. È solo
questione di scelta, che naturalmente deve essere proposta mediante un progetto
organico e con il consenso della gente.
2) Udaka (Acqua) – Aumento e
ridistribuzione dell’acqua.
Ø
Chi sarà disposto a
rinunciare alle proprie risorse idriche per darle ad altri?
Nessuno
deve rinunciare al proprio fabbisogno, basterà utilizzare una minima parte
delle risorse idriche disponibili ed attualmente inutilizzate.
Ø
Come si può portare
acqua dove attualmente non c’è?
Modificando la
situazione idrogeologica della superficie del pianeta. Abbiamo inventato un
sistema umano completamente artificiale per sopravvivere ai limiti delle
risorse naturali ed abbiamo imparato a coltivare ed a trasformare le risorse in
prodotti. Possiamo fare altrettanto con l’acqua.
3) Asana (Cibo) – Superamento della fame nel mondo.
Ø
Invece di dare cibo
non sarà meglio aiutare a produrre?
Chi
sta morendo di fame ha bisogno di pesce per poter usare l’amo. Il programma
Asana vuole dare il pesce. Poi sarà possibile adottare i progetti Karoti,
Tetrakos, Nava, Karana, Bhaks per produrre.
Ø
Chi distribuisce il
cibo nei diversi Paesi?
Sarebbe
meglio che le organizzazioni esistenti si occupassero della distribuzione e gli
Stati si impegnassero di garantire la loro sicurezza ma, se questo non sarà
possibile, si formerà un’organizzazione capace di distribuire e di garantire la
consegna del cibo.
Ø
Come si può garantire
che il cibo giunga davvero a chi ha fame?
Il cibo arriva a chi
ne ha bisogno se viene distribuito da organizzazioni riconosciute oneste ed
efficienti o da gruppi formati fra gli stessi destinatari.
4) Ayus (Salute) – Miglioramento della salute fisica e mentale.
Ø
Come si risolve il
problema dei brevetti delle terapie e dei farmaci per le malattie più gravi e
diffuse?
Si
risolve acquistando i brevetti dei rimedi esistenti e trovando nuovi rimedi.
5) Jnana (Conoscenza) – Potenziamento e diffusione dell’informazione.
Ø
Con quali strutture è
possibile potenziare e diffondere la cultura e l’informazione?
Anche
in questo caso, ci sono organizzazioni che si occupano già del problema e si
tratta di potenziarle. Se non sarà possibile, bisognerà reclutare insegnanti ed
organizzarli direttamente.
Ø
Chi sarà disposto ad
insegnare agli analfabeti?
L’insegnamento, come
altre professioni, non è solo una missione ma anche una professione che può
essere svolta dietro adeguato compenso ed in totale sicurezza.
6) Vadana–Karna (Parla-Ascolta) – Diffusione di centri di comunicazione sociale.
Ø
Non bastano i mass
media e tutti gli attuali sistemi di comunicazione?
I
mezzi di comunicazione sonora e visiva tendono a convincere ideologicamente. Il
processo dialettico e la maieutica richiedono necessariamente una comunicazione
da bocca ad orecchio. La tecnologia sarà impiegata per far comunicare gruppi di
partecipanti di diversi Paesi in modo da creare una specie di «agorà» globale.
7) Karoti (Produzione) – Piani di produzione settoriali e regionali.
Ø
Sembra una sorta di
pianificazione economica del tipo di quelle che sono fallite nei sistemi ad
economia socialistica.
Un
piano di produzione non è un diktat rigido ma un insieme di informazioni sulle
reali esigenze, sulle relative soluzioni e sugli strumenti per realizzarle. Il
piano è solo un’indicazione fondata sulla realtà di ogni settore produttivo in
ogni zona, non un’imposizione.
8) Tetrakos (Tetraedro) – Progetti economici nazionali di sviluppo.
Ø Come si coniugano i nuovi progetti con quelli degli Stati nazionali?
Prese una per una, tutte le iniziative del programma Holos Global System sono sussidiarie, cioè di aiuto, rispetto a quanto di utile si sta già facendo. È il loro insieme ad essere rivoluzionario, poiché traduce in atti concreti ed in sinergia fra di essi un insieme di idee più volte enunciate e mai realizzate.
Ø
Non sarebbe meglio realizzare ciò che è già stato
programmato?
In un sistema olistico (un
tutto insieme) come quello umano, una strategia di cambiamento deve essere
fondata su un complesso organico di azioni tutte orientate al medesimo fine.
Altrimenti, si rischia di dare il pesce ma non l’amo oppure l’amo a chi muore
se non ha il pesce.
Ø Non si corre il rischio di una centralizzazione e pianificazione dell’economia?
Il processo di «mimesi organizzativa», cioè di emulazione dei comportamenti e dei rapporti, sulla quale si fonda la nuova struttura (elicoidale) proposta da Holos Global System, prevede una centralizzazione del momento propulsivo (nucleo originario) ed un percorso circolare della comunicazione e quindi della partecipazione alle scelte. Anche nei rapporti economici sarà così: un momento propulsivo, forte, acuto, per imprimere un «modus», seguito da una struttura articolata ed interattiva.
9) Nava (Nuovo) –
Promozione e realizzazione di nuove imprese produttive.
Ø
Perché fare nuove
imprese se produciamo già più di quanto consumiamo?
Tendenzialmente
ciascuno di noi deve sapere che cosa significa lavorare per produrre beni e
servizi utili a soddisfare bisogni e desideri. È anche a causa dell’errata
distribuzione delle risorse e degli ostacoli alla capacità produttiva che
resiste la struttura gerarchica del sistema umano anche se è oggettivamente
anacronistica rispetto al livello di sviluppo delle forze produttive, cioè alla
capacità potenziale di produrre.
Ø
Più si produce e più
si rovina l’ambiente.
Non
è vero. Sarebbe come dire che più si comunica e più ci si confonde. Il problema
va posto in modo diverso: producendo male abbiamo rovinato e continuiamo a
rovinare l’ambiente, quindi dobbiamo cercare di produrre meglio. È possibile,
giusto, utile ed anche bello, quindi si tratta solo di capirlo.
10) Varga (Gruppo) – Impresa universale costituita da gruppi regionali di imprese.
Ø
Sembra un sistema
economico «chiuso».
In
effetti, lo è dal punto di vista organizzativo. È un esperimento che deve
prescindere dagli attuali rapporti economici per tentare la loro innovazione.
L’impresa universale sarà aperta a monte (risorse) ed a valle (prodotti e
servizi) rispetto ai sistemi economici tipici: sarà una specie di «laboratorio»
nel quale entrano risorse naturali, vengono elaborate e trasformate senza i
condizionamenti «tipici» dei normali rapporti di produzione ed escono prodotti
e servizi per tutti. L’importante è che l’obiettivo prevalente sia mantenere
l’equilibrio ed evitare le crisi cicliche.
Ø
Le teorie economiche
sono in realtà sempre state la cronaca dei risultati economici. Come può essere
possibile realizzare nel concreto una teoria che si scollega dal passato?
È
vero che le teorie economiche hanno rappresentato più l’accaduto di quanto lo
abbiano determinato. Spesso le teorie non sono state altro che la ripetizione
di esperienze precedenti. Ebbene, ora si tratta di immaginare una strategia ed
una prassi che sfuggono a questa logica. Come quando si è passati dal baratto
alla moneta. Adesso si tratta di ritornare alla produzione come mezzo per
soddisfare bisogni invece di continuare – ed è paradossale – a sollecitare i
consumi per poter continuare a produrre.
Ø
Qual è la differenza
fra le imprese di Varga e le altre imprese?
La
differenza fondamentale è nel fine. L’impresa deve essere funzione delle
esigenze di produzione e non solo mezzo per ottenere profitto.
11) Karana (Mezzi) – Sviluppo mondiale dei mezzi di produzione.
Ø
Come si coniuga
l’aumento dei mezzi di produzione con la capacità di utilizzarli?
Per
questo Holos Global l System è costituito da trenta programmi. Karana è un
progetto di sviluppo dei mezzi di produzione, Jnana è un progetto di
alfabetizzazione, Vadana-Karna è un progetto di comunicazione e di confronto …
Ø
Chi controllerà i
maggiori mezzi di produzione a disposizione?
Chi
li usa e chi coordina le attività di chi li usa. I coordinatori saranno scelti
in base a capacità effettive maturate sul campo da chi ha sempre lavorato con
loro. Dal basso.
12) Bhaks (Durevole) – Produzione di beni di consumo ad utilizzazione continuata.
Ø
I servizi incidono già
per il 70/80 per cento sui costi di produzione e distribuzione.
Lo
sviluppo che propone il progetto Seva tende a ricondurre il costo dei servizi
entro limiti sostenibili ed oggettivamente adeguati alle esigenze, senza
eccessi. Bisognerà immaginare servizi in comune ed industrializzare alcune
«service idea», per riportare la funzione del servizio alla sua causa
originaria di mezzo di sostegno alle altre attività.
14) Ecology (Ambiente) –
Disinquinamento ed antinquinamento ambientale.
Ø
Gli scienziati
prevedono che per riportare il pianeta nelle condizioni di alcune decine di
anni fa serviranno secoli.
Intanto
si continua ad inquinare. Per disinquinare l’aria e chiudere il buco
nell’ozonosfera bisogna compiere un processo inverso a quelli che li hanno
provocati. È possibile, scientificamente, farlo in pochi anni, con idonei
apparati già noti. Il costo sarà inferiore a quello che si dovrebbe sostenere
per effetto della inazione.
Ø
Per disinquinare
bisognerebbe cambiare le nostre abitudini.
Anche,
tuttavia gran parte dell’inquinamento è dovuto all’utilizzo del petrolio. Quindi
bisogna smettere. È quella la chiave di volta.
15) Kosa (Ricchezza) – Nuovo sistema globale di rapporti finanziari.
Ø
Chi controllerà il
sistema finanziario del progetto Kosa e come si può essere certi che funzionerà
meglio di quello attuale?
Premesso
che il sistema finanziario previsto dal progetto Kosa esclude ogni operazione
speculativa sul denaro e quindi qualsiasi interesse sui prestiti, è naturale e
logico che destinare le risorse monetarie all’economia reale provocherà un
aumento della produzione e dell’occupazione. Un tale sistema finanziario non ha
bisogno di alcun controllo ma solo di verifiche tecniche sulla sua reale
applicazione. Chi si occupa delle verifiche ha le stesse funzioni dei giudici
rispetto alle leggi: non devono controllarle ma applicarle e farle applicare.
Ø
Chi sarà disposto a
prestare i propri risparmi senza interessi?
Basta
sostituire all’interesse sul denaro prestato una partecipazione ai risultati
ottenuti dall’impiego produttivo dei risparmi. Ciò implicherà un controllo
delle attività economiche da parte dei risparmiatori. Del resto, non è giusto
che sia assicurato a chi presta denaro un guadagno che prescinda dai risultati
ottenuti dall’impiego di quel denaro e non è giusto che chi riceve denaro in
prestito possa gestirlo senza il controllo di chi lo ha prestato.
16) Cinoti (Risparmio) – Raccolta del risparmio da destinare a scopi produttivi.
Ø
Come si può riuscire a
dare maggiori utili a chi accetta di investire nella produzione rispetto a chi
investe nella speculazione finanziaria?
La
ricchezza reale è rappresentata dall’insieme di risorse naturali, prodotti e
servizi. Il resto è solo valore numerario e ricchezza apparente. Ciò significa
che anche gli utili derivanti da operazioni speculative sono prodotti (o
sostenuti) dalla ricchezza reale, dalla produzione. Liberando la ricchezza
reale prodotta da quella apparente (derivante dall’impiego improduttivo di
denaro), tutta la ricchezza prodotta sarà ripartita da chi concorre alla
produzione della ricchezza reale, cioè fra risparmiatore che presta denaro ed
impresa che lo riceve e lo investe, escludendo chi scambia denaro con denaro
senza investirlo in attività produttive.
17) Parasparam (Reciprocità) – Reinvestimento produttivo della ricchezza.
Ø
Chi deve reinvestire,
le imprese od i privati risparmiatori?
Tutti
dobbiamo reinvestire una parte della ricchezza disponibile. Le imprese lo
possono fare direttamente, i privati possono farlo attraverso le imprese.
18) Synergy (Sinergia) – Sistema di rapporti societari e commerciali fra le imprese.
Ø Esistono già regole e meccanismi commerciali che le imprese possono adottare.
Sì, esistono le regole proposte e volute da chi detiene l’egemonia del sistema economico ed esistono i meccanismi (giuridici) per sviluppare i rapporti fra imprese. Purtroppo, la massa delle imprese resta disaggregata per l’azione di quegli stessi soggetti che hanno voluto le regole attuali e tale disaggregazione rende inutile ed anzi inaffidabile una serie di rapporti interaziendali. Apparentemente si ha una competizione, una libera concorrenza, mentre in realtà si ha monopolio di chi egemonizza il sistema economico attraverso il potere politico e militare. Questa è la situazione attuale. È evidente ed innegabile. Synergy si propone di liberare il mercato dal gioco del monopolio.
19) Vencap (Venture
capital) – Potenziamento delle imprese esistenti.
Ø
Se non ci riesce chi
le detiene e le dirige, come può riuscire a potenziare le imprese esistenti chi
le deve ancora fare?
Chi
detiene e dirige la maggior parte delle imprese è condizionato da risorse
limitate e da un mercato che è diventato funzione delle maggiori imprese.
Mancano soldi e manca vera libera concorrenza. Per questo le imprese producono
mediamente meno del 70% della loro capacità produttiva. Intervenendo con adeguate
risorse finanziarie e liberando il mercato, tutte le imprese possono aumentare
sia la loro produttività sia la loro produzione effettiva.
20) Vikraya (Compensazione) –
Clearing internazionale dei pagamenti commerciali.
Ø Esiste già un sistema di clearing fra banche.
Appunto, esiste fra banche, per ridurre i costi ed i rischi dei trasferimenti finanziari, ma non fra chi scambia beni e servizi. Vikraya sarà una grande vasca di compensazione fra tutti coloro che vendono ed acquistano beni e servizi, i quali non avranno più bisogno di intermediatori (banche) che costano e condizionano la vita e lo sviluppo di chi scambia.
Ø Come funziona il clearing fra soggetti diversi dalle banche.
È un centro di compensazione nel quale ogni operatore ha una posizione (un conto) sul quale vengono addebitati i pagamenti ed accreditate le riscossioni. Non costa niente e consente di gestire miliardi di transazioni di qualsiasi importo in tempo reale.
Ø Si tratta di una specie di baratto?
No, il baratto non è una compensazione monetaria ma fra merci. Si può invece trasformare il baratto in valori numerari che possono essere gestiti con il sistema Vikraya.
21) Stellar (Stellare) –
Sistema informatico interattivo via etere.
Ø Esiste già Internet.
Molte funzioni previste dal Sistema Stellar sono state adottate e vengono svolte da Internet, con alcuni limiti (velocità di trasmissione, disarticolazione delle informazioni e così via). Il Sistema Stellar è stato presentato nel 1991, quando Internet non esisteva. In poco tempo, Stellar avrà il carattere di interattività e di immediatezza, quindi di accelerazione della comunicazione che Internet potrà acquisire soltanto fra alcuni decenni. Fra l’altro, la standardizzazione della comunicazione sonora consentirà di usare il sistema anche agli analfabeti (1,4 miliardi di persone) e con un apposito traduttore simultaneo permetterà di comunicare nella propria lingua madre.
22) Eka (Unità) – Sistema di sicurezza personale a diffusione globale.
Ø
Questo sistema
eliminerà la privacy?
No,
perché sono previste protezioni che consentono di individuare la posizione di
ogni persona solo in caso di allarme.
Ø
Sarà un sistema
costoso?
Avrà
un costo tollerabile per tutti e sostenibile per la società nel suo insieme.
23) Pat-Patati (Volo) – Nuovo sistema di circolazione area con veicoli a decollo verticale.
Ø
Come si potrà
controllare il traffico di miliardi di veicoli in volo?
Sarà
più facile che controllare non solo il traffico urbano ed extraurbano ma anche
l’attuale circolazione aera che, in fondo, dipende dall’attenzione dei
controllori di volo, pochi, male attrezzati e mal pagati.
Ø
Che impatto avrà
questo sistema sull’ambiente?
Con
adeguati motori, i veicoli libereranno vapore acqueo. Forse ci sarà più umidità
ma non certamente ossido di carbonio.
24) Cyberbank (Banca cibernetica) – Gestione telematica del credito.
Ø
Esistono già le
home-bank.
Le
home-bank sono sovrastrutture (accessori) delle banche normali. Cyberbank sarà
una banca universale che potrà gestire, con opportuni accorgimenti che
impediscono la dispersione dei dati, qualsiasi numero di operazioni in tempo
reale.
25) Santi (Pace) – Programma di conversione dell’industria bellica.
Ø
Le industrie belliche
non accetteranno mai di produrre altri beni se avranno minori profitti.
Le
industrie belliche avranno potere fino a quando non si capirà che la Pace non è
il risultato di un processo del passato ma il presupposto di un nuovo processo
rivolto al futuro. In quel momento, sarebbe errato sprecare tecnologia avanzata
che può invece essere impiegata per produrre di più e meglio, per curarsi e per
… tante altre cose.
26) Avatar (Discendere) – Centro mondiale di ricerche applicate.
Ø
Non basterebbe
finanziare e potenziare i centri esistenti?
Apparentemente,
sì. In realtà, quasi tutti gli attuali centri di ricerca sono assoggettati alla
grande industria farmaceutica che impone le scelte di ricerca e le applicazioni
concrete. Per rompere questo processo è necessario attrarre i ricercatori ad un
ente che garantisca la massima libertà di iniziativa ed il massimo rigore
rispetto alle aspettative che la scienza ha ingenerato.
27) Rinnovamento – Progetto di riforma dei rapporti e comportamenti umani.
Ø
Se siamo così è perché
abbiamo voluto essere così.
Forse
non lo abbiamo voluto ma abbiamo solo potuto essere così. Fino a quando c’è
stato bisogno di affermarsi per sopravvivere non era possibile fare
diversamente. Oggi, il livello di sviluppo delle forze produttive e la
diffusione dell’informazione e della conoscenza rendono possibile il
cambiamento e la trasformazione dei conflitti in confronti e l’adozione di
regole più adatte a tenere unito il sistema (vedere, in documenti, «Una donna»
e «La super relazione del sistema umano».
Ø
Si vuole «imporre» il
cambiamento?
Cambiamento
e rinnovamento sono processi naturali che avvengono ininterrottamente e
spontaneamente in ogni sistema, perché non esiste alcun sistema chiuso ma ogni
sistema comunica con gli altri. Il progetto di Rinnovamento ed il programma
Holos Global System in generale sono mezzi per «accelerare» il cambiamento, in
modo da superare il più rapidamente possibile il gap esistente fra livello di
sviluppo del genere umano e regole che lo tengono insieme, rimaste arretrate
per effetto di pochi soggetti che non vogliono accettare il nuovo di cui c’è
bisogno. Se non si interviene accelerando il processo di adeguamento delle
regole e dei comportamenti al livello di sviluppo umano, il sistema corre il
rischio di esplodere (vedere, in documenti, «Sistema holistico e base
ambientale»).
28) Repubblica della Terra – Governo mondiale eletto dagli abitanti del pianeta.
Ø
Ogni popolo ha il
governo che si merita.
Non
è colpa di chi non sa se chi sa impedisce agli altri di sapere. Questa semplice
evidenza vale per la base di ogni struttura organizzata e per ogni sistema
complesso, compreso quello umano.
Ø
Chi oggi ha il potere
farà di tutto per non perderlo.
29) Dhana (Denaro) – Unità
monetaria di misura del valore e mezzo di scambio.
Ø
A cosa serve una
moneta non a corso legale?
Fino
a quando si fonderà il valore di una moneta sul corso legale, chi la emette
potrà condizionare il livello di sviluppo di chi la adotta. Il potere
liberatorio di Dhana parte con 25 Euro per Dhana e, essendo limitata la
quantità di Dhana emesse, andrà sempre in aumento in proporzione alla velocità
ed al numero di transazioni nell’unità di tempo, secondo la Legge di Fisher.
Chi accetta Dhana è in grado di farla accettare. C’è solo da capire, non da
combattere.
Ø
Chi controlla il
volume di emissione, le garanzie e le riserve?
Dhura
è l’ente per l’emissione di Dhana e per il controllo del suo sistema monetario.
La direzione di Dhura è nominata dall’Assemblea internazionale della Repubblica
della Terra che a sua volta è eletta dai singoli abitanti del pianeta. Quindi,
il Consiglio Generale di Dhura è espressione della volontà di chi fa parte
della Repubblica della Terra, dal basso.
Ø
Quali sono le
caratteristiche di sicurezza dei biglietti Dhana?
Si
veda: http://holos.unigov.org/holosbank.com/dhana/dhana%20sicurezza.htm
Ø
Che fine faranno le
altre monete?
Con
il tempo scompariranno. In un sistema di rapporti globali tutte le monete
nazionali non hanno alcun senso. Il confronto è cosmopolita, universale, fra
tutti. E richiede un’unica unità di misura del valore.
Ø
Come si può essere
certi che le 100 Dhana assegnate non vengano destinate interamente ai consumi
personali?
Bisogna
partire dal principio che il numero di Dhana emesse non potrà superare le 100
Dhana per abitante della Terra e quindi non potranno essere assegnate altre
Dhana. C’è gente che è abituata a tenere in riserva un pezzo di pane per mesi,
perché non dovrebbe capire che quest’occasione è unica ed irripetibile? È meno
cosciente chi sta morendo di fame o chi spende per la guerra cento volte più di
quanto servirebbe per superare la fame nel mondo?
Ø
Non è vietato emettere
monete diverse da quelle emesse dalle banche centrali e dagli Stati?
No,
non è vietato, perché una moneta non nazionale può essere emessa da chiunque
come rappresentazione di merce.
Ø
Tutte le imprese
potrebbero emettere una propria moneta.
Sì,
però Dhana non è emessa da un’impresa ma da una istituzione (la Repubblica
della Terra, tramite Dhura) e garantita da imprese che accettano di distribuire
i loro capitali in parti uguali fra la gente. Se ci saranno emulatori, ben
vengano.
Ø
Come è possibile
gestire e far circolare Dhana al di fuori del circuito bancario?
Dhana
in moneta fisica potrà essere scambiata oltre che contro beni e servizi anche
presso una rete di cambiavalute organizzata da Dhura in ogni parte del mondo.
Dhana in moneta elettronica e telematica non ha bisogno di intermediari.
Ø
L’assegnazione di
Dhana non costituisce raccolta di risparmio fra il pubblico?
No,
è raccolta del risparmio l'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia
sotto forma di depositi sia sotto altra forma. L’assegnazione di Dhana contro
rimborso del costo di emissione non prevede alcun rimborso all’assegnatario.
Ø
Se accetto Dhana come
le spendo?
Spiegando
a cosa serve, perché è stata introdotta e perché chi la possiede l’ha
accettata.
Ø
Qual è il valore reale
di Dhana?
All’emissione,
ogni Dhana è garantita da un capitale del valore nominale di 25 Euro.
Ø
Di chi è la proprietà
di Dhana?
Dhana
è dei portatori che la detengono e che possono trasferirla dietro semplice
consegna e convertirla nelle quote di capitale che la garantiscono. Accade come
per le monete convertibili in oro, solo che per Dhana al posto dell’oro ci sono
titoli, quote di partecipazioni al capitale di imprese.
Ø
Vengono assegnate
Dhana anche a chi non lavora?
Sì,
a tutti. Ed avrà tanto più valore per chi ha minor reddito. Questo è il
significato di ridistribuzione della ricchezza.
Ø
Che significato
possono avere 100 Dhana, pari a 2.500 Euro, per chi ha già tanti soldi?
A
chi non ha soldi per vivere, si consiglia di non spendere più di un terzo delle
100 Dhana per i propri consumi e di investire il resto per produrre. A chi non
ha bisogno delle 100 Dhana per vivere si consiglia di adottare ugualmente la
moneta Dhana e di investirla. Gli effetti di Dhana sul benessere generale sono
provocati dall’utilizzo della moneta da parte dell’insieme degli abitanti della
Terra. Chi ha di più, non subirà alcuna perdita; chi ha di meno potrà avere di
più. Questo è il senso di Dhana, considerata come strumento, come mezzo e non
come fine.
30) Kayamara (Immortalità) – Ricerche sulle cause della mortalità delle cellule.
Ø
Che significa «morire
per necessità»?
Significa
che il nostro DNA si è adattato ai nostri comportamenti e determina la nostra
fine come mezzo di rinnovamento. Per esempio, secondo l’analisi dei livelli del
fattore di trascrizione/riparazione TFIIH, le mutazioni del gene XPD (xeroderma
pigmentosum gruppo D) sono associate a fenotipi patologici che individuano
nella fine della vita la possibilità di miglioramento delle vite future. La
fine dipende da noi, dai nostri comportamenti, non da una causa irreversibile.
Ø
Pensare
all’immortalità fisica è un atto di presunzione.
Anche
volare, affermare che la Terra è una sfera che gira intorno al Sole, andare in
bicicletta e tante altre cose sono stati atti di presunzione?
Ø
Chi dice che gli
esseri umani vogliano vivere per sempre?
Infatti,
non tutti lo vogliono. Probabilmente per due terzi di noi esistere è peggio che
non esistere. È per questo che bisogna cambiare, superare la necessità di morire.
D’altra parte, finché si muore, ogni concetto o principio sulla salvaguardia
della vita umana è del tutto privo di valore: perché, alla fine, si muore.
Ø
È un’idea balzana.
Balzano
significa stravagante, bizzarro. Stravagante è ciò che va al di fuori dei
limiti. Bizzarro è ciò che non segue i comportamenti considerati comuni ed
abituali. Ma i limiti, chi li ha imposti? Da dove nascono? E con i
comportamenti considerati comuni ed abituali, a che punto siamo? Forse non è
meglio ribellarsi a limiti imposti da un sistema che tutti mettono in
discussione e superare comportamenti che tutti considerano sbagliati. Forse
bisognerebbe rileggere la parabola del Buon Samaritano …
Ø
Quanto costa Holos
Global System?
Il
costo del programma è di circa 12.500 miliardi di Euro da impiegare in tre
anni, con un’organizzazione costituita da 37.533.897 persone in 234 paesi.
Ø
Che rapporto esiste
fra la Repubblica della Terra, Dhana e le altre iniziative previste da Holos
Global System?
Fanno
tutte parte di un unico programma e sono in sinergia fra di esse.
Ø
Come è possibile che
le soluzioni indicate da Holos Global System possano essere realizzate, tenuto
conto che fino ad ora non ci sono riusciti né gli Stati nazionali né le
organizzazioni internazionali?
La
funzione originaria degli Stati nazionali si è esaurita con la «rivoluzione
telematica» e la globalizzazione che, in sé, non è certamente un male, poiché
rende l’ambiente cosmopolita, anzi olistico, come in realtà è sempre stato ma
come non è mai stato possibile considerarlo. Le organizzazioni internazionali
sono solo sovrastrutture degli Stati nazionali e, in realtà, strumenti di
egemonia.
Ø
Come può avvenire la
ridistribuzione della ricchezza se chi la detiene attualmente non intende
rinunciare a quella che ha?
Per
questo motivo è stata emessa Dhana. Se chi ha di più avesse accettato di
ridistribuire quello che ha non ci sarebbe stato bisogno di un nuovo strumento
monetario.
Ø
Chi ha prestato e dove
sono i capitali per realizzare Holos Global System?
Li ha mesi a disposizione chi ha capito che
così non si può più andare avanti ed invece di attendere una probabile
implosione del sistema, come più volte è accaduto senza che ci fossero
alternative concrete, ha accettato di rinunciare ad una parte di ciò che aveva
per non perdere tutto. Lo ha fatto per opportunismo, per scelta ragionata,
logica, obiettiva, materiale, interessata. Ma lo ha fatto.
Ø
Come si può formare e
gestire una struttura che prevede 37,5 milioni di persone in tutto il mondo?
Ci
sono nazioni con oltre un miliardo di abitanti, ciascuno dei quali ha o
dovrebbe avere una propria funzione. Sarà così, con austerità, rigore e
responsabilità. Con una nuova struttura elicoidale al posto di quella
gerarchica costituita da una piramide a scale.
Ø
Come è possibile far
conoscere Holos Global System, la Repubblica della Terra, Dhana e tutte le
altre iniziative se l’informazione è ontrollata da chi guida il sistema
attuale?
L’informazione
è di chi può impiegare risorse per poterla utilizzare. Questa è la regola della
tecnostruttura.
Ø
Che significato ha il
video «Senza Titolo»?
È
evidente. È un copione del 1992. È andata come previsto.
Ø
Ma quanti siete?
Per
quanto si possa indagare non si potrà mai sapere fino a quando tutti insieme
non decideremo di dirlo. Ed allora sarà una sorpresa. Non è una risposta
retorica ma la verità.
Ø
Da dove venite?
Certamente
dalla Terra.
Ø
Perché lo fate?
Per
tutti. Non certamente solo per noi.
Ø
Holos Global System
sembra un sistema «totalizzante» per non dire «totalitario».
No,
è un sistema olistico (o holistico). È diverso. Molto diverso.
Ø
Non sono chiari ma ci
devono essere obiettivi nascosti.
Per
questo bisogna accelerare. Perché ormai non si crede più a niente. Ciascuno
riflette gli altri in se stesso. E se io non farei o farei una cosa, si suppone
che anche tutti gli altri la farebbero o non la farebbero per lo stesso motivo.
Eppure, esistono le singolarità. E sono diverse dagli altri. Non esistono
obiettivi segreti. Esistono invece mezzi, strumenti ancora non dichiarati. Serviranno
per contro-reagire alle reazioni che deriveranno dalle nostre azioni. Questi
mezzi rendono l’iniziativa vincente. Impedirla è sconveniente. Aggredire chi la
propone è pericoloso: scoppierebbe l’inferno.
Ø
Cos’è Holos System? (http://holos.unigov.org/holosbank.com/holos/KNOW.htm)
Un
insieme di informazioni costantemente aggiornate su tutte le questioni più
rilevanti del pianeta, uno strumento che consente di affrontare tutti i
problemi materiali in tutti i Paesi, un registratore-analista con infiniti
occhi ed orecchie. Se l’informazione è potere, Holos System è uno strumento di
potere che conosce più di quanto fa sapere.
Ø
Nessuno fa niente per
niente.
Infatti
non si agisce per niente ma per cambiare il mondo. Non è per poco.
Ø
Che rischi corre chi
partecipa al programma?
Nessuno. Una massa amorfa è egemonizzabile ma un
insieme di parti che partecipano con coscienza e volontà ad un progetto
«necessario» è libera, forte, vincente, irrefrenabile.
Ø
Che benefici ottiene
chi partecipa?
Tutti,
prima o poi, dovranno partecipare. È questo il futuro in cui credere e la
speranza concreta per la quale vivere e lottare.
Ø
Quanto costa
partecipare?
Assolutamente
nulla in termini di risorse ed il massimo impegno per studiare, conoscere,
capire, sapere ed essere quindi in grado di decidere liberamente.
Ø
Saranno osservate le
leggi attuali?
Saranno
osservate tutte le leggi che vengono concretamente adottate.
Ø
Perché Holos Global
System prevede proprio trenta progetti?
Il
numero è casuale. Forse questo numero dovrà essere aumentato in relazione alla
percezione di nuove esigenze ed alla ideazione di nuove soluzioni.
Ø
Questo programma
sembra un bel sogno.
Non
importa ciò che sembra ma quello che è. Ed è un progetto realizzabile, per noi
e per chi verrà dopo di noi e potrà vivere insieme a noi.
Ø
Da cosa dipende
l’ordine dei singoli progetti?
Dalle
priorità dei problemi. Si parte dall’acqua, l’aria e l’energia per arrivare
all’infinito (Kayamara).
Ø
Sembra tutta
un’utopia.
Utopia
è pensare di andare avanti così senza cambiare, ben sapendo che per la
maggioranza non sarà possibile. Questo dicono la filosofia, la scienza, la
statistica e tutte le religioni.
Ø
È un progetto
velleitario, irrealizzabile.
Velleitario
è pensare di svilupparsi in un sistema corrotto nel quale la struttura è
distante anni luce dalle possibilità che abbiamo.
Ø
È un progetto
egemonico.
Il
contrario. È un progetto anti-egemonico.
Fino
a poco tempo fa, «Un gruppo sociale può e anzi deve essere dirigente già prima di
conquistare il potere governativo (è questa una delle condizioni principali per
la stessa conquista del potere); dopo, quando esercita il potere e anche se lo
tiene fortemente in pugno, diventa dominante ma deve continuare ad essere anche
“dirigente”.» (Antonio Gramsci, Quaderni del carcere, vol. III, Einaudi, Torino
1975.)
In
un sistema classista, la classe dirigente è la classe dominante che sa
organizzare a proprio vantaggio il sistema economico, occupare le principali
posizioni di potere politico ed estendere a tutti gli strati della società le
norme e i valori che costituiscono il proprio patrimonio culturale.
Nella
società industriale, è classe dominante quella che detiene i mezzi di
produzione (capitale e macchinari), con i quali può imporre alle altre classi,
e specialmente alla classe operaia, non solo i rapporti di produzione ma
l’organizzazione sociale, le istituzioni e l’ideologia per sé più favorevoli.
In
tempi più recenti, il potere della classe dominante si esercita non solo
attraverso il controllo dei mezzi di produzione ma anche attraverso il
controllo dei modelli di consumo e degli stili di vita delle persone. Tale
controllo avviene monopolizzando l'uso dei mezzi di comunicazione di massa, che
permette di estendere all'intera società la cultura della classe dominante.
In
un sistema olistico, nessun gruppo può essere classe dominante perché nessun
gruppo può trarre vantaggio dalla subordinazione delle altre classi. In un
sistema olistico si può formare un gruppo sociale dirigente senza che sia anche
dominante.
Ø
Che rapporto esiste
fra Holos Global System e «globalizzazione»?
La
globalizzazione riguarda diversi aspetti del nostro tempo: economia, finanza,
politica, comunicazione. Holos Global System si inserisce nel processo di
globalizzazione dell’economia e propone progetti in settori nei quali questo
processo è in ritardo, come lo sono politica e moneta rispetto a commercio e
finanza. La Repubblica della Terra è un’alternativa all’egemonia ed all’impero.
Dhana è un’alternativa alla moneta virtuale ed alla ricchezza apparente. Alcuni
programmi sono alternativi alla finanziarizzazione dell’economia. Holos Global
System è un programma che parte dalla realtà per trasformarla.
Ø
Che rapporto esiste
fra Holos Global System e religione?
Nessuno.
Nemmeno il progetto Kayamara ha a che fare la religione: la ricerca sulle cause
dell’invecchiamento e della mortalità delle cellule non disconosce
l’immortalità dell’anima. Ciascuno ha diritto di avere la propria visione
sull’origine e sul fine ultimo. Nessuno ha la verità assoluta. Péntakos non
pretende di essere un altro Vangelo né di affermare verità che possono tutte
essere messe in discussione. Alcuni testi (Religioni) affrontano il problema
del misticismo in modo storico, scientifico, certamente non ideologico.
Ø
Holos Global System si
propone la modifica del «modo di percezione». Non sarà disumanizzante?
Il
modo di percezione determina la presa di coscienza della realtà. Tutte le fasi
successive per affrontare i problemi materiali (obiettivi, soluzioni, strategia,
strumenti) dipendono dal modo di percezione e dal riconoscimento dei problemi
reali. Cambiare il modo di percezione significa riumanizzare ciò che è stato
già disumanizzato. Questa volta vince l’«uomo».
Ø Che significato hanno le espressioni – indicate nella presentazione di Holos Global System – mutazione dei comportamenti di alcune parti, potenziamento di un gruppo di parti, creazione di nuovi rapporti, emulazione dell'insieme, trasferimento di conoscenza, induzione e potenziamento delle idee, acquisizione delle risorse, nuova destinazione strutturale delle risorse, accentramento organizzativo, decentramento strutturale, informazione interattiva, accelerazione dei processi (disgregazione e partecipazione), potenziamento degli emulatori, assorbimento degli antagonisti.
Mutazione dei comportamenti di alcune parti significa modifica del modo di agire di un gruppo iniziale di soggetti che hanno partecipato alla elaborazione del programma.
Potenziamento di un gruppo di parti significa conferire maggior potere (vedere prima parte del programma Holos Global System) a quanti partecipano alla promozione del programma.
Creazione di nuovi rapporti significa adottare nuovi rapporti umani (sociali, civili, economici e morali) fra chi partecipa alla promozione.
Emulazione dell'insieme significa «mimesi organizzativa» che si ha quando il sistema emula rapporti e comportamenti del gruppo che promuove il programma.
Trasferimento di conoscenza significa conferimento dell’esperienza del gruppo originario alle altre parti del sistema umano.
Induzione delle idee significa imprimere una presa di coscienza della realtà più oggettiva di quella attuale e potenziamento delle idee significa aumento della volontà e dell’impegno per realizzare le soluzioni ideate.
Acquisizione delle risorse significa equa ridistribuzione delle risorse disponibili fra tutte le parti, cioè tutti gli individui, del sistema.
Nuova destinazione strutturale delle risorse significa diverso utilizzo delle risorse umane e materiali per modificare la struttura del sistema da gerarchico di forma piramidale in circolare di forma elicoidale.
Accentramento organizzativo significa ricondurre ogni azione ad un fine comune mediante un processo che tende a mantenere l’equilibrio intorno ad un perno.
Decentramento strutturale significa sollecitare autonomie d’iniziativa e di autocontrollo.
Informazione interattiva significa processo dialettico (uno dei problemi più gravi che abbiamo è che non sappiamo più ascoltare).
Accelerazione dei processi di disgregazione e di partecipazione significa rimuovere i vecchi rapporti, le vecchie relazioni e ricostruire un meccanismo partecipativo senza gradini e senza livelli gerarchici.
Potenziamento degli emulatori significa dare più forza a chi vuole cambiare davvero.
Assorbimento degli antagonisti significa convincere chi ostacola a cooperare.
Ø
Quali sono i progetti
già attivati?
Praticamente
tutti i progetti sono stati attivati. Ora deve essere completata la struttura
necessaria e questa è la prossima tappa da realizzare.
Ø
Quali ostacoli si
potranno incontrare per realizzare il progetto?
Ignoranza,
egoismo, luoghi comuni, ideologie, riserve, pregiudizi, pigrizia fisica e
mentale. Ma li supereremo, con volontà, intelligenza, determinazione e sempre
tanta umiltà.
Italia,
8 luglio 2003.